Dal 1 settembre 2020 l’istituto comprensivo di Via Nenni sarà gestito dal Dirigente Scolastico Prof Matteo Scarlato

Con decreto del Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale di conferimento degli incarichi dirigenziali, prot.n. 18656__2020 del 15/07/2020, ho ricevuto l’incarico di dirigere dal 1° settembre l’unica scuola del primo ciclo con posto da titolare a Torremaggiore, l’I.C. “via Pietro Nenni” (ex Circolo Didattico “Emilio Ricci” + ex Scuola Media “Padre Pio”), essendo l’I.C. “via Sacco e Vanzetti” (ex Circolo Didattico “S. Giovanni Bosco” + ex Scuola Media “F. Celozzi”) sottodimensionato.

Spero che, in vista del parere da esprimere il prossimo novembre per l’annuale piano di dimensionamento della rete scolastica ad opera della Regione Puglia, la comunità scolastica e l’Amministrazione Comunale riflettano con saggezza su quale debba essere finalmente l’assetto stabile del primo ciclo scolastico a Torremaggiore, ragionando su basi oggettive, come ad esempio l’attenta analisi del trend demografico e la capacità di mettere in atto serie azioni per portare eventualmente a dimensionamento l’altro I.C., azioni strutturali che migliorino l’offerta scolastica intervenendo su edilizia, ambienti di apprendimento, mensa, ottenimento del secondo indirizzo musicale,…

Sarà mio impegno prioritario il prossimo anno scolastico fornire tutta la collaborazione possibile affinché i due istituti comprensivi operino comunque in sinergia per offrire un comune servizio scolastico di qualità, che conservi e sviluppi la tradizione di progettualità didattico-educativa delle scuole da cui tali istituti hanno avuto origine.

Ho piena fiducia nella collaborazione dell’Amministrazione Comunale, della società civile e di tutta la comunità scolastica, studenti, genitori, docenti, personale ATA, per costruire il nuovo Istituto Comprensivo che sono stato chiamato a dirigere e che spero dia un valido contributo alla crescita sociale, civile e culturale (indispensabile per una sana crescita economica) della comunità cittadina!

prof. Matteo Scarlato

“La povertà dei poveri non si misura a pane, a casa, a caldo. Si misura sul grado di cultura e sulla funzione sociale……… La distinzione in classi sociali non si può dunque fare sull’imponibile catastale, ma su valori culturali” (don Lorenzo Milani)