15 dicembre 2010: la Regione Puglia chiudeva l’Ospedale San Giacomo di Torremaggiore senza alcuna concertazione con il territorio. Dopo esattamente nove anni si attendono le attivazioni dei nuovi servizi sanitari previsti dal 2011, confermati nel 2015 e tagliati nel 2019

La Regione Puglia con la deliberazione n°1791 del 15/12/2010 ha imposto senza alcuna concertazione con il territorio la CHIUSURA del Presidio Ospedaliero San Giacomo di Torremaggiore, del P.O. Umberto I di San Marco in Lamis (Fg) e del P.O. San Miche Arcangelo di Monte S.Angelo (Fg) a pochi mesi dalla rielezione del Governatore Niki Vendola. Il nosocomio da sempre punto di riferimento per l’Alto Tavoliere e per i territori limitrofi ha visto i suoi posti letto ( MARR – Malattie Apparato Respiratorio e Lungodegenza ) scendere da 44 a zero, rispetto ai 106 presenti nel 2002 con la precedente riforma regionale del Governatore Raffaele Fitto, che comunque manteneva a Torremaggiore la struttura ospedaliera in rete con San Severo e San Marco in Lamis ed attivava già da allora l’UDT oggi denominato Ospedale di Comunità, tutt’ora presente. Nell’ASL FG con quella deliberazione del 2010 sono stati ridotti i posti letto da 970 a 713 , a Torremaggiore si è passati da 44 posti letto a ZERO. Ecco l’elenco degli stabilimenti ospedalieri pugliesi dismessi nel medesimo giorno: Ruvo di Puglia, Bitonto, Santeramo in Colle, Minervino Murge, Spinazzola, Cisternino, Ceglie Messapica, Monte Sant’Angelo, Torremaggiore, San Marco in Lamis, Gagliano del Capo, Maglie, Poggiardo, Massafra e Mottola.

Ingresso al PO San Giacomo il 15/12/2010 –
archivio fotografico di Torremaggiore.Com

La popolazione nel 2010 ha vissuto un brutto Natale con questa beffa imposta da Bari senza ALCUNA concertazione. E se nel 2002 con il primo taglio di PL la comunità torremaggiorese aveva pagato un primo pesante prezzo in nome della spendig review e della poca distanza con San Severo nel 2010 si è chiusa la seconda vita del San Giacomo in modo vergognoso. La prima vita del nosocomio ha avuto la sua incessante crescita dal 1935 alla seconda metà degli anni novanta con il fattivo ed instancabile supporto del Prof. Salvatore Ciaccia , del Prof. Nicola Bellantuono e dei rispettivi team. Appariva oramai un ricordo intramontabile e purtroppo irripetibile. Non di certo solo per scelta della Regione ma anche del disinteresse collettivo per questa eccellenza che era stata spolpata dalla cattiva politica e da pessimi dirigenti nominati dalla politica che hanno pensato a tutto ma non al bene comune della comunità torremaggiorese e dell’Alto Tavoliere. Anche la mancata elezione in consiglio regionale nel 2010 di Alcide Di Pumpo e di Costanzo Di Iorio che avrebbe prospettato ben altro per il nostro territorio ha dato il KO finale. I risultati nel 2010 ed oggi sono tristemente sotto gli occhi di tutti.

Padre Pio con il Prof. Nicola Bellantuono di Torremaggiore (Fg) - www.torremaggiore.com -
Padre Pio con il Prof. Nicola Bellantuono di Torremaggiore (Fg) – www.torremaggiore.com –
Ingresso secondario del San Giacomo nel 2010 – archivio di Torremaggiore.Com

Il 25 marzo 2011 veniva sottoscritto tra il Comune di Torremaggiore e l’Asl Foggia dove si prevedevano le seguenti attivazioni: ( N.1 modulo di HOSPICE con 8 posti letto; N.2 moduli di R.S.A. (da 20 posti letto ciascuno, di cui uno dedicato ai malati di demenza di Alzheimer, N.1 Centro per l’Autismo; Day Service Chirurgico) e la conferma dei seguenti servizi ( Servizio Laboratorio di Analisi cliniche; Servizio di Radiologia; Punto di primo intervento, con l’attivazione di due posti letto per l’osservazione breve; Ambulatori specialistici di Distretto; Unità di degenza territoriale (UDT); N.1 modulo di Riabilitazione neuromotoria (ex art.26) da 20 posti letto; Istituzione della “Casa della Salute” ). Nel 2015 la Regione Puglia prevedeva con il RR n°14 del 5/06/2015 la conferma dei servizi presenti nel Protocollo ma si perdeva il modulo RSA dedicato ai malati di demenza di Alzheimer). Con il Regolamento Regionale 21 gennaio 2019 n°7 2019 la Regione Puglia targata Michele Emiliano e senza alcuna concertazione con il territorio taglia i PL da 54 a 40. Il Comitato Salute Alto Tavoliere che ha sede a Torremaggiore, nato a marzo 2018 per pressare le istituzioni per il ripristino della presenza medica al PPIT h24 ( servizio poi ripristinato in data 01/01/2019) ha denunciato pubblicamente attraverso sei interrogazioni in Regione e con ben quattro mozioni approvate all’unanimità dai consigli comunali di Torremaggiore, Castelnuovo della Daunia, Serracapriola e San Paolo di Civitate.

Ingresso del SAN GIACOMO nel 2014 – www.torremaggiore.com –

Dopo nove anni, secondo mandato governativo per Vendola e l’elezione di Michele Emiliano nel 2015 non ha solo non confermato quanto era presente a Torremaggiore ma è stata effettivamente tagliato quanto era previsto. Di fatto ad oggi sono stati attivati gli 8 PL di Hospice, sono state aumentate le ore previste per il poliambulatorio, e il Laboratorio Analisi declassato a Centro Prelievo. Confermato l’UDT presente dal 2002. Sale Operatorie chiuse dal 2010 e in attesa della riapertura con dicitura Day Service Chirurgico.Uno scenario poco incoraggiante e poco esaltante rispetto alla storia del nosocomio. Resta il PPIT con presenza medica H24 ( Ex Pronto Soccorso) in attesa del passaggio a postazione medicalizzata fissa del 118. Occorre ripartire dallo scenario presente per riscrivere una nuova pagina di storia sanitaria con la nuova giunta regionale che i pugliesi sceglieranno al termine del secondo semestre 2020. A Torremaggiore c’è stato un decennio da dimenticare, dato che la Regione ha tolto anche la dicitura San Giacomo che il Comitato ha scoperto, denunciato ed è diventato oggetto di interrogazione in Regione. (MA)