Il Sindaco Di Iorio ha notificato la revoca da Vicesindaco e Assessore a Enzo Quaranta

Segue comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune di Torremaggiore; la responsabilità del contenuto è ESCLUSIVAMENTE dell’autore

Il sindaco Costanzo Di Iorio ha revocato il mandato all’assessore Enzo Quaranta, le cui deleghe sono in capo ad interim al primo cittadino

Il sindaco di Torremaggiore Costanzo Di Iorio, al termine di un lungo ed articolato confronto con le forze politiche di maggioranza, ha deciso di procedere ad un turn over dell’esecutivo dell’Amministrazione comunale. Il primo provvedimento adottato è stata la revoca del mandato assessorile ad Enzo Quaranta, le cui deleghe a Programmazione, Bilancio, Personale, Politiche Comunitarie, Politiche del Lavoro, Associazionismo, Immigrazione, Polizia Urbana, Sicurezza e Controllo del Territorio sono state assegnate ad interim al primo cittadino. “A nome mio personale, dell’Amministrazione comunale e della città va il ringraziamento ad Enzo Quaranta – spiega il sindaco – per l’impegno profuso in questa prima parte della consiliatura. I provvedimenti adottati hanno l’obiettivo di migliorare l’incisività della politica all’interno dell’Amministrazione comunale, quella stessa politica che ha il diritto-dovere di dare risposte concrete ed immediate ai cittadini che ci hanno conferito l’incarico di governare la cosa pubblica cittadina 14 mesi fa”.

Enzo Quaranta - Ex Vice Sindaco del Comune di Torremaggiore (Fg) - www.torremaggiore.com -
Enzo Quaranta – Ex Vice Sindaco del Comune di Torremaggiore (Fg) – www.torremaggiore.com –

Oggi, come già annunciato nei giorni precedenti al Segretario del PD, il Sindaco mi ha notificato la revoca da Vicesindaco e assessore del Comune di Torremaggiore.

Non mi interessa, in questo momento, cercare di spiegare le ragioni di tale scelta. Mi interessa invece raccontare la mia esperienza. Devo dire che è stato un anno intenso, esaltante, stressante. Un anno dove ho dedicato molto del mio tempo al ruolo che mi era stato affidato, riuscendo a stare sino a dodici ora al giorno a Palazzo di Città. Sapevo, o sapevamo, che le aspettative dei cittadini erano tante, come sapevo, o sapevamo, che le difficoltà di gestione pure. Ma non mi sono arreso. Ho cercato di intervenire in molti punti deboli dell’amministrazione, tirandomi spesso addosso inimicizie e invettive. Perché vi posso garantire che cambiare, o tentare di farlo, atteggiamenti consolidati nel tempo, errati o scorretti, non è facile.

C’era una sola necessità per me: poter avere la consapevolezza di averci provato. E così è stato. Ora che il Sindaco ha deciso di revocare il mio incarico, posso dire, con la massima serenità, io ci ho provato! Che il clima politico fosse difficile era chiaro dall’inizio, dove neofiti della politica rivendicavano di utilizzare metodi di gestione alquanto discutibili, e vecchie volpi organizzavano golpe per incrementare il proprio ruolo amministrativo. E mentre molti chiedevano maggior potere, pochi, troppo pochi, si facevano carico dei problemi che ogni giorno emergevano per la città.

E così passare dal volgare sparlare alle spalle alle lettere anonime il tratto è breve. E nell’ultimo periodo tra esposti e lettere anonime non vi era giorno che non arrivasse qualcosa di nuovo, incancrenendo non solo i rapporti politici, ma anche quelli personali, creando dubbi e tensione. Ecco: la strategia della tensione, già conosciuta in Italia, e messa ad arte in moto da alcuni gruppetti di politici o pseudo tali, per ottenere maggiori benefici, prebende e nuovi ruoli.

Fortunatamente, o sfortunatamente, hanno lasciato in giro troppi indizi e grazie all’ausilio di gente esperta riusciremo a risalire ai nomi di tali esseri che non solo dovranno rispondere di fronte alla giustizia per i loro comportamenti, ma anche di fronte all’intera collettività.
Il resto sarà consegnato alla storia e al popolo, che saprà capire col tempo cosa davvero si è vissuto in questo anno, quale erano le reali ragioni per cui la mia presenza era “ingombrante”, chi ha gestito questa fase politica e perché.
Certo resta il rammarico per la scelta del Sindaco, persona per la quale ho deciso un anno fà di fare un passo indietro e sostenere la sua candidatura, lavorando in campagna elettorale e in questo anno al suo servizio.
Mi spiace per gli elettori che hanno riposto la loro fiducia in me che non potranno avere più rappresentanza in questa amministrazione, ma queste sono le norme vigenti.

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone che in questi anni mi sono state vicine e mi hanno sostenuto, ai rappresentanti del PD locale e provinciale che hanno riposto la loro fiducia in me, alla mia famiglia che ha dovuto subire molte sofferenze a causa del mio impegno.
Voglio chiedere scusa a chiunque non ho dato la giusta attenzione, a chiunque non ho potuto aiutare. Voglio chiedere scusa anche a quei dipendenti comunali che in questo anno ho spesso rimproverato o spronato a fare di più; è sempre a chi vogliamo bene che ci rivolgiamo per fare più e meglio.

Come avevo annunciato, terminata questa esperienza amministrativa, il mio impegno continuerà nel Partito, da buon militante, perché credo che mai come in questo momento c’è bisogno di una nuova politica e una nuova etica per il centrosinistra e per Torremaggiore.
Probabilmente riprenderò a coltivare le mie passioni della lettura e della scrittura, e perché no, magari preparare un racconto su questa esperienza; di certo il materiale non manca. Mi disse un mio caro amico: il risultato finale non è la fine!

Un saluto affettuoso.

Enzo Quaranta

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